Una inusuale lettura del Vangelo di Giovanni (mutuata da Sant’Agostino e dai Padri della Chiesa). L’autore, il biblista Ernesto Della Corte, sottolinea la poliedricità della figura di Gesù del quale si rivelano tre aspetti fondamentali riassunti negli aggettivi che compongono il titolo: Cristo, il Messia, l’atteso di Israele e delle genti; Sposo, per indicare il particolare rapporto con l’umanità ovvero l’alleanza; Crocifisso, per alludere al particolare mezzo, la croce, con il quale quest’alleanza viene suggellata.
L’interazione di questi tre aspetti è rappresentata dall’Evangelista attraverso diversi episodi tra i quali l’autore ne sceglie tre: le nozze di Cana (Gv 2,1-12), l’unzione di Betania (Gv 12,1-8.9-11) e il compimento della missione di Gesù, la crocifissione (Gv 19,23-27.28-30).
La selezione ovviamente non è affatto casuale: i brani richiamati contengono diversi richiami, allusioni e collegamenti che esplodono nella manifestazione della gloria del Logos alla presenza della Madre e dei discepoli ed ha compimento (tetélestai, Gv 19,30) sul Gòlgota dove Gesu, Cristo, Sposto e Crocifisso, si immola per la salvezza dell’umanità.